Inquinamento – Industria commercializzazione e fabbricazione di vernici (TO)

Un incendio che danneggia gravemente il tuo sito produttivo, è uno di quegli eventi nefasti che ti auguri di non vivere mai. BELFOR ci ha accompagnato in questo percorso, partendo dalla salvaguardia del bene primario, cioè la salute, fino ad arrivare alla salvaguardia delle aree circostanti e alle attività di bonifiche interne. BELFOR: competenza e professionalità, a cui si sono aggiunte doti umane che, in simili momenti, fanno la differenza.
Paolo Barberis, Business Unit Manager CIA Technima Sud Europa
CIA TECHNIMA SUD EUROPA (TO)
IL DANNO
È l’11 giugno quando un incendio scoppia improvvisamente nelle strutture produttive e nei magazzini della CIA Technima Sud Europa, azienda che confeziona vernici in bombolette. Il rogo coinvolge anche i semilavorati presenti all’interno dell’edificio di produzione, dove sono contenuti vernici, solventi, fusti e bombolette metalliche, e il magazzino di prodotti finiti dove sono stoccate le bombolette spray con la vernice.
Oltre a danneggiare il sito produttivo, le fiamme causano l’esplosione delle bombolette di vernice che vengono inevitabilmente trasportate insieme ai residui dell’incendio all’esterno dello stabilimento causando la contaminazione dei canali irrigui, che in parte alimentano il laghetto acque antincendio presente all’interno del sito aziendale. Anche i materiali combusti e parzialmente combusti trasportati in atmosfera ricadono al suolo a diverse distanze dal sito.



INIZIA LA MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA
LA CONTAMINAZIONE VIENE RIMOSSA!
La CIA Technima Sud Europa si adopera immediatamente per mettere in atto le misure necessarie a limitare il più possibile il danno ambientale.
Il 15 giugno viene contattata BELFOR Italia che esegue il sopralluogo per valutare i danni causati dall’incendio e identificare le prime misure di emergenza da intraprendere. Fondamentale è procedere con le attività di rimozione della contaminazione visibile dai fossati, dal canale di alimentazione del laghetto acque antincendio e dalle aree circostanti interessate dalla ricaduta dei materiali combusti trasportati in atmosfera. Il 16 giugno le squadre di tecnici BELFOR iniziano con le prime attività di messa in sicurezza posizionando barriere assorbenti lungo i fossati, per contenere eventuale propagazione della contaminazione e avviare le operazioni di rimozione manuale dei materiali combusti dalle aree limitrofe allo stabilimento.
Alle prime attività di MISE segue l’aspirazione delle acque visibilmente contaminate, la rimozione della contaminazione superficiale da fossati mediante mezzi di escavazione e la rimozione di materiale combusto dalle aree agricole e dalle aree verdi delle abitazioni circostanti. Le attività di MISE vengono eseguite direttamente anche nell’area del laghetto antincendio aziendale dove viene rimossa la contaminazione dai terreni superficiali mediante escavatore e dalle acque del bacino in cui erano visibili lievi presenze di sostanze in galleggiamento.
Per verificare il raggiungimento dei livelli qualitativi di assenza di contaminazione residua dalle matrici ambientali, come previsto dalla normativa, i tecnici BELFOR, in accordo con i tecnici di ARPA, procedono al prelievo di campioni sia dai terreni delle aree di scavo e dei campi agricoli che dalle acque superficiali del laghetto.



SPECIFICHE DELL’INTERVENTO
- Data del danno: 11 giugno
- Primo sopralluogo: 15 giugno
- Inizio intervento: 16 giugno