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Una violenta grandinata si è abbattuta ieri poco dopo le 20 sul Varesotto. Tetti distrutti, vetri sfondati, capannoni, negozi e case allegate, viabilità in tilt, alberi abbattuti: sono questi i danni che si continuano a registrare nelle nostre zone. Le grandinate da record interessano ormai da settimane tutto il territorio italiano. Ma perché si verificano fenomeni estremi di questo tipo? La colpa è delle cosiddette “gocce fredde”, come ci spiega Paolo Valisa, esperto del Centro Geofisico Prealpino, «fenomeni meteorologici che si generano quando masse d’aria calda e più leggera si formano al suolo e creano una corrente ascensionale che si incontra con nuvole d’aria fredda». In questo frangente le particelle d’acqua presenti nelle nuvole rimangono sospese, si solidificano e, quanto più è forte l’energia liberata dalla massa d’aria calda che sale, tanto più grandi diventano i chicchi che poi ricadono a terra.

Fenomeni di questo tipo possono determinare numerosi danni e intasare grondaie e pluviali determinando un aumento considerevole del rischio allagamento. Una corretta pulizia delle grondaie, svolta regolarmente almeno due volte l’anno, può evitare il formarsi di depositi che ostruiscono il passaggio dell’acqua limitando i rischi di allagamenti.

Per affrontare al meglio le conseguenze di questi eventi dannosi segui i suggerimenti di BELFOR e visita la sezione dedicata sul sito https://www.belfor.com/it/it/eventi-critici/calamita-naturali

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Lucia Marocchi
Lucia.Marocchi@it.belfor.com